Biòtopo di Cima Corso
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Biòtopo di Cima Corso

Il Biòtopo di Cima Corso

Una visita alla portata di tutti ma non per questo meno suggestiva: un romantico sentiero nel bosco ad un tratto dischiude il particolarissimo e raro ambiente naturale creato da una torbiera originata da un’antico lago glaciale e dal suo prezioso ecosistema ricchissimo di biodiversità. Panchine e punti di osservazione lungo il percorso vi consentiranno di immergervi placidamente nelle antichità della natura.

Tempo di percorrenza: 50′
Difficoltà: T
Lunghezza percorso e dislivello: 3,28 km/70 m
Fondo: Strada asfaltata e sentiero

Seguendo la SS 52 da Ampezzo sale verso Forni di Sotto si giunge nella località di Cima Corso all’altezza dell’Osteria “Monte Jôf”, dove si lascia l’auto nel comodo parcheggio. L’accesso al percorso è indicato da un cartello, da cui il facile e rilassante cammino fino ad un bivio con una strada asfaltata sulla sinistra; proseguiamo mantenendoci sulla destra fino a che non individuiamo lo slargo che annuncia l’ingresso alla torbiera, il sentiero prosegue quindi sulla passerella in legno e costeggia la palude. Al termine della visita alla torbiera l’itinerario sale, addentrandosi per alcune decine di metri in una faggeta, per spuntare poi in un’ampia piana erbosa (Case Nemboluzza) in cui ci si ricongiunge alla strada asfaltata e si rientra al punto di partenza. La palude è insediata nella conca di un antico lago post-glaciale del quale persiste uno specchio d’acqua estremamente ridotto alimentato dalle precipitazioni atmosferiche. Il sito è protetto in ragione della sua biodiversità, è inoltre ricchissimo di specie botaniche rare a livello regionale e nazionale, per molte delle quali la palude rappresenta una delle pochissime stazioni friulane.