Tinisa – La cresta del cielo
Cercate la foto costi quel che costi? Eccola: dalla cima Est del Tinisa, la più estrema, una vista mozzafiato che si perde giù per la valle del Tagliamento, vi ripagherà degli sforzi fatti e dei passaggi più arditi che questa parte del percorso riserva… e poi si continua sulla Cresta del cielo fino alla Cima Ovest, la più alta da conquistare prima di affrontare una discesa per gambe forti.
Difficoltà : EEA (passaggi di I grado.)
Periodo consigliato: da fine giugno a fine settembre.
Segnavia. Sentiero attrezzato De Monte Pascul – La cresta del cielo: bianco e rosso, per il rientro CAI 233
Lunghezza e dislivello: 5 Km circa / 840 m.
La cresta del M. Tinisa presenta tre cime: la cima principale o cima Ovest (2120 m), la Cima di mezzo (2.100 m) e la Cima Est (2.080 m), dove si trovano una grande croce e una panchina.
Dal rifugio Tita Piaz (1.417 m) si segue la strada in direzione del Lago di Sauris fino a un parcheggio con un grande tabellone segnaletico (1.386 m). Da qui ha inizio sulla sinistra la strada forestale per Casera Tintina (chiusa al traffico, segnavia CA1 215) da percorrere fino alla malga; qui al bivio si prende il sentiero “De Monte Pascul” (Cresta del cielo), dopo una prima fascia di bosco basso si attraversano i ghiaioni per poi arrivare ai piedi della “Pala di Bortul“, successivamente si incontrano alcuni passaggi attrezzati con cordino metallico (I grado) dove il fondo è costituito da roccia alquanto friabile.
La traccia prosegue obliquamente sul versante Est del monte fino a un ripido e arrotondato crinale detritico-erboso. Si risale il crinale fino a raggiungere la cresta Nord e, proseguendo lungo il filo di cresta con facile arrampicata (I), si raggiunge in breve la Cima Est (2.080 m).
La traccia segnalata prosegue quindi verso Ovest, nei pressi della cresta sommitale. Ci si abbassa fino ad un intaglio e si prosegue poi per cresta fino all’intaglio successivo (I) dal quale, tenendosi a sinistra, si sale alla Cima di Mezzo (2.100 m).
Si segue ancora per un tratto la cresta sommitale, poi si scende a sinistra (Sud), per esili tracce, fino a un altro stretto intaglio. Si scende ancora qualche decina di metri per un canale poi, per una cengia, ci si porta sui pendii erbosi del versante Sud che, risaliti, conducono in breve alla cima principale del M. Tinisa (2.120 m).
Per il rientro si può percorrere il sentiero CAI 233 (Tiziana Weiss) all’inverso, ossia scendendo verso Casera Tintina.